Zibaldone cadorino

I CELTI

Protostoria cadorina

La collezione 'Bouquins' edita dal francese Robert LAFFONT, nel volume intitolato Les Celtes, curata dal Prof. Venceslas KRUTA1, riunisce in una prospettiva storica tutti i dati attualmente disponobili sull'antico mondo celtico. I dati ordinati alfabeticamente costituiscono un dizionario nel quale troviamo pure una voce dedicata al Cadore:

Cadore (Veneto, Italia)

Questa piccola regione delle Dolomiti, situata nella Valle del Piave è probabilmente divenuta celtica o celto-retica, progressivamente, a partire dal V sec. a.C.. Provengono infatti da quì, ganci di cintura traforati del tutto simili ai modelli conosciuti nell'ambiente lateniano. La panoplia lateniana (spade, elmi e punte di lancia), è particolarmente frequente (Pozzolo (?), Vallesella, Lagole e Lozzo). La valle del Piave si distingue pure per la presenza di torque2 “a nodi” d'una tipologia conosciuta pure nella zona del caput Adriae e nella vicina Slovenia.




Fonte bibliografica

‣ Les Celtes, Histoire et dictionnaire, des origines à la romanisation et au christianisme, Venceslas Kruta, coll. Bouquins, Robert Laffont, Paris, 2000
‣ La traduzione è ad opera dell'Archvio digitale cadorino
Fonti bibliografiche della voce Cadore

‣ Ruta Serafini, 1984
‣ Veneti antichi, 1988
‣ Capuis, 1993
‣ Kruta Poppi, 1995
Note

1. L'autore, Venceslas KRUTA, nato nel 1939 è direttore degli studi di protostoria d'Europa all'Ecole paratique des hautes études de Paris.
2. Tòrque s. f. [dal lat. torquis o torques], letter. – Collana, monile