ZIBALDONE CADORINO

La tomba di famiglia dei Vecellio

Nel 1380, Graziano detto Conte, giureconsulto, fece erigere nell’antica chiesa arcidiaconale di Santa Maria a Pieve di Cadore (chiesa che sarà demolita nel 1764), una cappella ed un altare dediti a San Tiziano. Graziano sarà, in linea retta, un antenato del Tiziano, in quanto, Antonio Vecellio, bisnonno del sommo pittore sarà suo nipote (nonno materno del bisnonno), essendo nato dalla figlia Bortola maritata al notaio Guecello o Vecello ovvero colui che diede il cognome alla grande e diramata famiglia dei Vecellio. Con il matrimonio di Bortola il giuspatronato della cappella di San Tiziano si trasferirà nella casata dei Vecellio e con essa anche la tomba di famiglia posta davanti all’altare e che ospiterà tutti i discendenti di Guecello o Vecello fino al 1764 (tra i quali molto sicuramente, anche Lucia e Gregorio genitori del Tiziano). Lo stesso Tiziano, chiese che vi fosse collocata anche la sua sepoltura, ciò non poté essere compiuto a causa dell’epidemia di peste, causa anche della propria morte avvenuta a Venezia.

Dopo la demolizione dell’antica chiesa arcidiaconale avvenuta nel 1764 quale sarà stata la sorte della tomba e delle salme ?

Concluderemo, presumendo, con l'avv. Celso Fabbro che «le salme siano rimaste ove erano e che sopra di esse sia stata costruita la pavimentazione della nuova ed attuale chiesa...».